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In nessun essere vivente le linee della bellezza sono più squisitamente definite.
Moby Dick di Melville
20 metri x 3 metri x 6 metri
Balena n°3
In ere remote il Lago Prile inondava l’intera piana fino al mare. Oggi una Balena di latta per raccontare l’umanità che si animalizza e l’umanizzazione dell’animale. Basta pensare il destino che unisce Achab a quello della Balena in Moby Dick.
Realizzata con scarti di lamiere in ferro zingaro, contenitori delle ricotte in alluminio anni 50/60, travetti in ferro, scheletro composto da finestre in ferro del 1920 recuperate dalla vecchia stalla del podere il Leccio.
23 metri x 3 metri x 7 metri
Balena n°4
Dentro la Balena la prospettiva cambia: tutto appare filtrato, le maglie della rete segmentano lo spazio esterno. Si ha la sensazione di entrare dentro il grembo della Grande Madre e si percepisce il respiro, il battito di tutti gli esseri viventi.
Reti da pesca, tondini in ferro,ventole post industriali,corde.